Tavolo Tecnico Transizione energetica e Idrogeno verde

Il CETRI-TIRES sostiene da sempre la visione promossa da Jeremy Rifkin fin dal 2003 con il suo libro “ECONOMIA ALL’IDROGENO”, di una transizione ecologica basata sull’energia rinnovabile e l’idrogeno verde come sistema di accumulo e di continuità degli impianti energetici green, visione abbracciata e promossa anche dalla Commissione Europea con la sua Comunicazione COM301/2020 sull’idrogeno verde.

Il tavolo tecnico sull’idrogeno verde è composto da:

Angelo Consoli

Livio de Santoli

Cosimo De Nora


Michele Centorrino

Silke Krawietz

Nicola Conenna

Elena Pietropaoli

Olimpia Troili

Antonio Rancati

Elisa Ventura

Rosalba Giugni

Carlo Puglisi Alibrandi

(coordinatore).


L’obiettivo del tavolo tecnico è quello di promuovere progetti specifici in tutti i settori dell’economia per la diffusione dell’idrogeno verde sul territorio europeo a cominciare dall’Italia e da Roma. Il primo progetto promosso è denominato TIGER ovvero Trasposto a Idrogeno per il Giubileo e l’Estate Romana.

– PREMESSA –
Le politiche europee per l’idrogeno nascono nel 2005 con il progetto di ricerca e sviluppo della Hydrogen and Fuel Cell Technology Platform, e arrivano a compimento con la Comunicazione 301, dell’8 luglio 2020 che stabilisce una strategia per l’idrogeno in una Europa che mira alla neutralità climatica al 2050, puntando alla produzione di idrogeno verde (= da fonti rinnovabili, principalmente sole e vento) per arrivare a coprire il 24% della domanda mondiale di energia al 2050 con un mercato globale di 630 miliardi di euro l’anno. la strategia prevede investimenti cumulativi al 2050 nel settore quantificabili in una forchetta che va dai 180 ai 470 miliardi di euro.

UNA ROAD MAP VERSO GLI OBIETTIVI CLIMATICI DEL GREEN DEAL EUROPEO

18 anni dopo la Technology Platform voluta da Romano Prodi, l’Europa stabilisce una “roadmap” verso una vera e propria rivoluzione industriale e di mercato in Europa che sviluppi contemporaneamente l’offerta e la domanda di idrogeno “pulito” da utilizzare nella mobilità (come carburante nell’aviazione, nella navigazione e nel trasporto merci su strada), nell’energia (come vettore e per lo stoccaggio delle rinnovabili), nei settori industriali cosiddetti HTA (o Hard to Abate), che hanno bisogno di altissime temperature, difficilmente raggiungibili con l’elettrificazione (siderurgia, chimica) e anche nel riscaldamento.

GLI ECOSISTEMI DINAMICI DELL’IDROGENO

Questa duplice strategia (intesa a sviluppare contemporaneamente l’offerta e la domanda di idrogeno) viene definita dalla Commissione come un vero e proprio “ecosistema dinamico dell’idrogeno” con una massa critica di investimenti (all’incirca 700 miliardi di euro in 20 anni) che assicuri economie di scala, favorite da un nuovo quadro normativo europeo, e con lo sviluppo di una rete di progetti infrastrutturali nei vari settori di utenza per un mercato che la Commissione prevede pari a 630 miliardi di euro l’anno al 2030.

Perché l’economia dell’idrogeno possa prosperare gli Ecosistemi Dinamici dell’Idrogeno devono coinvolgere l’intera catena del valore. A questo scopo la strategia europea prevede lo sviluppo simultaneo di offerta e domanda di Idrogeno Verde, dando origine a un circolo virtuoso: da un lato la crescita della domanda di idrogeno verde ne favorirà le economie di scala e dall’altro lato la crescita dell’offerta di idrogeno verde ne favorirà l’abbattimento dei costi, che a sua volta innescherà una ulteriore crescita della domanda e così via.

SVILUPPARE SIMULTANEAMENTE DOMANDA E OFFERTA DI IDROGENO VERDE

Sul piano piano dell’offerta bisognerà diminuire i costi delle tecnologie di produzione dell’energia rinnovabile, così da garantire la competitività con l’idrogeno prodotto dai combustibili fossili. L’obiettivo prefissato è quello di arrivare a un milione di tonnellate e 6.000 MW di elettrolizzatori installati al 2024, mentre per la data intermedia del 2030 si prevedono 10 tonnellate di idrogeno verde e 40.000 MW di elettrolizzatori installati.

Per quanto riguarda la domanda, essa va promossa con attività specifiche di promozione in ciascuno dei settori d’uso finali previsti: attività produttive, domestico, edilizia, e trasporti. Per quanto riguarda quest’ultimo settore, sono state ipotizzate strategie specifiche per la mobilità navale, aeronautica, ferroviaria e autostradale. Proprio in quest’ultimo settore, la Commissione ha elaborato un piano specifico che è stato presentato il 15 giugno 2022 ( https://www.consilium.europa.eu/it/policies/clean-and-sustainable-mobility/) che prevede che

nel settore dei trasporti l’idrogeno è una soluzione promettente per i casi in cui l’elettrificazione risulta più problematica. Nella prima fase può essere adottato in tempi brevi per usi vincolati, quali autobus urbani, flotte commerciali (ad esempio di taxi) o certi tratti della rete ferroviaria che non possono essere elettrificati. Le stazioni di rifornimento di idrogeno possono essere alimentate facilmente da elettrolizzatori locali o regionali, ma la loro realizzazione dovrà essere preceduta da un’attenta analisi del fabbisogno del parco veicoli e delle diverse esigenze dei mezzi leggeri e pesanti“.

I primi interventi di transizione alla mobilità a idrogeno sono dunque raccomandati per

* flotte commerciali e taxi

* autobus urbani

* trasporti ferroviari

UN PROGETTO PILOTA PER L’ECOSISTEMA DELL’IDROGENO A ROMA

Nasce così l’idea (conformemente alla visione di Jeremy Rifkin e alle raccomandazioni europee) di stimolare l’offerta di idrogeno verde favorendo l’emergere di una domanda “eco sistemica”con adeguate leve finanziarie, ma anche creando sul territorio progetti operativi collegati con l’industria e la più avanzata ricerca nel settore dell’ idrogeno che incoraggino l’utenza iniziale (nel gergo europeo “the off-takers“).

Adesso, In attesa di un progetto complessivo per la creazione di tutte le tipologie di utenze atte a formare un “ecosistema dinamico dell’idrogeno” a Roma, avendo la Commissione Europea stabilito di dare priorità al trasporto stradale con la già citata strategia sulla MOBILITÀ SOSTENIBILE A IDROGENO, si delinea chiaramente la possibilità di adottare dei progetti pilota nei settori chiave identificati dalla strategia europea soprattutto allo scopo di favorire una rapida diffusione delle infrastrutture necessarie a raggiungere gli obiettivi previsti dalla strategia europea al 2024 e al 2030. Tali infrastrutture riguardano soprattutto la distribuzione e l’erogazione di idrogeno per la mobilità (ma anche per i settori industriali e domestici). Questo idrogeno dovrà essere verde, secondo la definizione della Comunicazione 301/2020 ossia esclusivamente da fonti rinnovabili, preferibilmente installate appositamente per la produzione di idrogeno.

L’ECOSISTEMA ROMANO DELL’IDROGENO VERDE NELLA MOBILITÀ

L’ecosistema romano dell’idrogeno verde deve prevedere un insieme di progetti conformi alle strategie europee con vari tipi di utenze finali nei diversi settori, dall’edilizia residenziale pubblica e privata, alla manifattura industriale, alla mobilità stradale, ferroviaria, nautica e aerea.

Ogni settore dovrà cominciare con progetti pilota che coinvolgano tutti gli attori della filiera per quel settore.

Il settore che si presenta attualmente più maturo in un ambito urbano è quello della mobilità. Il CETRI TIRES, leader nella pianificazione di nuovi modelli di Terza Rivoluzione Industriale verso una transizione energetica a zero emissioni basata sulle rinnovabili e sull’idrogeno ispirati alla visione di Jeremy Rifkin, ha elaborato una prima ipotesi di progetto pilota nel settore della mobilità urbana per offrire all’utenza servizi di trasporto avanzati e sostenibili stimolando la domanda “eco sistemica” di idrogeno verde e delle sue tecnologie a monte e a valle con la creazione sul territorio di progetti operativi intesi a rispondere alla domanda nel settore dei Trasporti e in particolare per flotte aziendali e di trasporto pubblico e per bus per utenze urbana. Il progetto si ispira all’esperienza francese di HYPE, in corso fin dal 2015, e già arrivato a 1.500 vetture.

I protagonisti e i diversi soggetti del progetto sono:

– aziende produttrici di tecnologie e mezzi a idrogeno,

– gruppi della distribuzione stradale dei carburanti,

– aziende leader nel settore delle tecnologie avanzate per l’energia e l’idrogeno verde,

– utenti privati intenzionati a dotarsi di flotte di mezzi a idrogeno,

– società di radiotaxi intenzionate a replicare il modello parigino Hype ,

– infine enti locali determinati a entrare nel progetto e aderire con loro iniziative alla dinamica dell’ecosistema romano dell’idrogeno (al momento due Municipi, l’ottavo e il quattordicesimo).

Si tratta di T.I.G.E.R. (Trasporto a Idrogeno per il Giubileo e l’Estate Romana), un progetto sperimentale che si declinerà secondo tre linee di azione:

TIGER TAXI

TIGER BUS

TIGER PRIVATI.

TIGER TAXI (TRASPORTO A IDROGENO PER IL GIUBILEO E L’ESTATE ROMANA)

Il progetto TIGER, è la fase iniziale di un ampio programma di decarbonizzazione del settore dei trasporti romano e sarà coordinato dal Tavolo Tecnico per l’Idrogeno Verde del CETRI TIRES che provvederà al coinvolgimento di tutti gli attori sul terreno, mirante a realizzare insieme ad altri attori che provvederanno alla predisposizione della necessaria infrastruttura in collaborazione con aziende di sviluppo di tecnologie dell’idrogeno nella distribuzione stradale, un ecosistema dinamico dell’idrogeno nel settore della mobilità. In particolare:

– La cooperativa radio taxi romana Samarcanda che rappresenta il lato “off takers” (domanda)

– Toyota Motor Italy (che rappresenta il lato offerta sul piano automotive)

– Q8 Italy (che rappresenta il lato offerta sul piano infrastrutture distributive)

– Il Comune di Roma per la gestione amministrativa del progetto e la sua promozione

  • Il CETRI-TIRES come coordinamento generale del progetto e relativa comunicazione

TIGER si articolerà secondo due linee di sviluppo: una orizzontale e una verticale.
La linea di sviluppo orizzontale prevede l’installazione di erogatori per la distribuzione di idrogeno per utenza stradale in punti strategici per la copertura del territorio comunale;
La linea di sviluppo verticale mira a creare la domanda sviluppando apposite utenze (Off-Takers) nell’ecosistema mettendo a punto la graduale riconversione del trasporto via Taxi da quello emissivo a quello a idrogeno a zero emissioni, ispirato a quello già operativo a Parigi fin dal 2015 con la cooperativa Hype. Questo doppio approccio permetterà di cominciare a predisporre il quadro infrastrutturale per soddisfare le necessità di tutte le utenze dell’ecosistema dell’idrogeno già programmate (trasporto speciale a mezzo di minibus nell’ambito dei municipi interessati, aziende di trasporto via taxi, etc) e potrà servire da modello sperimentale per settori del trasporto nei quali la transizione verso la mobilità a idrogeno è più lontana, ancorché nettamente delineata nelle strategie europee (mobilità nautica, fluviale, droni, aerei, treni e altri mezzi su rotaia etc).

Dai primi calcoli effettuati in collaborazione con Samarcanda, il primo gruppo di Taxi a idrogeno comprenderà 50 automezzi. La lunghezza media del percorso giornaliero di un Taxi Samarcanda è di 150 Km. Il serbatoio della Toyota Mirai contiene 5, 9 kg di idrogeno che si calcola possano garantire una autonomia pari a 700 km per una media giornaliera sufficiente a fornire autonomia settimanale con un solo pieno (si calcola che un taxi a Roma percorra all’incirca 100/150 km al giorno). Questa copertura garantirà non solo la presenza strategica di almeno due distributori, uno a nord e uno a sud di Roma, ma anche un centro di erogazione in area Vaticana, con la collaborazione con appositi servizi tecnici delle Università La Sapienza, la European School of Economics e LUMSA, atti a rifornire l’autovettura Toyota Mirai donata al Papa dalla conferenza episcopale giapponese, e eventualmente altre utenze come flotte aziendali o pubbliche e utenze private.

TIGER – BUS

I Municipi partecipanti al progetto programmeranno una graduale transizione di tutti i loro servizi di trasporto dalle tecnologi fossili a quelle a idrogeno un servizio di bus a idrogeno (TIGER – BUS) per le utenze di trasporto di loro competenza (trasporti scolastici, sanitari, anziani, speciali, turistici etc). L’approvvigionamento di idrogeno per entrambi i servizi TIGER verrà garantito da una rete commerciale di distributori opportunamente pianificata per fornire la massima copertura delle necessità dell’utenza. Il coinvolgimento dei vari Municipi dovrebbe essere organizzato dall’assessorato ai trasporti del Comune di Roma in collaborazione con l’Assessorato all’Ambiente, appositamente contattati al riguardo.

TIGER – PRIVATI

Infine Il progetto TIGER prevede l’ingresso nel mondo della mobilità a idrogeno verde di tutti i privati interessati, siano essi privati individui o aziende che vogliano dotarsi di flotte aziendali a idrogeno aventi sede a Roma che potranno fruire dei servizi di distribuzione di idrogeno realizzati nell’ambito del progetto TIGER a condizioni di vantaggio iniziale, previa iscrizione in appositi registri che il progetto TIGER compilerà mensilmente.

CONCLUSIONE
Il progetto TIGER rappresenta il primo passo verso un ecosistema dinamico dell’Idrogeno a Roma come suggerito dalla strategia europea, e sarà reso possibile grazie alla collaborazione fattiva fra aziende che forniranno le tecnologie necessarie (come il RINA con cui è in atto una discussione a scopo collaborativo) e l’idrogeno tramite appositi distributori, e aziende come la Toyota che forniranno (come già fanno a Parigi per Hype), i mezzi a tutti gli utenti del settore dei trasporti, dal parco Taxi a idrogeno della cooperativa Samarcanda, alle aziende private, ai Municipi partecipanti.

Una volta messa a punto l’infrastruttura per le utenze TIGER, sarà più facile sviluppare gli altri tipi di utenza, che avranno già una solida base rifornitiva di erogazione, sia nel campo dei trasporti (ad esempio i trasporti intra aziendali e la movimentazione merci attraverso appositi carrelli elevatori a idrogeno, e altri mezzi industriali) che che in tutti gli altri settori (edilizia, industria, etc).

CRONOPROGRAMMA DEL PROGETTO TIGER

Mese 1: inizio pianificazione fra tutti gli attori della filiera

Mese 2: elaborazione dei progetti tecnici per la produzione di idrogeno verde

Mese 3: Inizio elaborazione progetti distributori sul territorio

Mese 4: inizio lavori distributori nelle zone prescelte

Mese 5: trasferimento primi veicoli come da pianificazione punto 1

Mese 6: Pianificazione dei servizi municipali di trasporto a idrogeno

Mese 7: Fine lavori distributori e collaudo

Mese 8: Inaugurazione impianti di distribuzione