Nella cornice dell’evento “How can the EU lead in the circular bioeconomy” siglato Memorandum di intesa tra 14 Cluster nazionali europei per spingere e crescere nella bioeconomia”: Bastioli (Cluster Spring), “Con questo accordo internazionale, fortemente voluto da Spring, uniamo le forze per accelerare l’industrializzazione e la commercializzazione dei prodotti biobased in Europa e per stimolare l’innovazione, la competitività e la resilienza attraverso la bioeconomia circolare.”
1.751 miliardi il giro d’affari generato nel 2023 in Francia, Germania, Italia e Spagna dalla Bioeconomia. 437,5 miliardi di euro e circa 2 milioni di occupati: i numeri nazionali.
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Bruxelles, 10 febbraio 2025 – 14 i Cluster nazionali della bioeconomia che hanno firmato oggi a Bruxelles un Memorandum di intesa triennale che ha l’obiettivo di supportare e rafforzare in Europa la Bioeconomia circolare e sostenibile.
Tra i promotori e firmatari dell’accordo il Cluster Italiano della Bioeconomia Circolare Spring, realtà che riunisce oltre 160 stakeholder fra Università, centri di ricerca pubblici e privati, PMI e grandi imprese nazionali e multinazionali, attivi in diverse filiere produttive: chimica verde, agro-alimentare, carta e cellulosa, gestione di risorse idriche, aerospazio, automotive ecc.
Nel dettaglio l’accordo intende accelerare l’industrializzazione e la commercializzazione di idee innovative “biobased” e stimolare l’innovazione, la competitività e la resilienza dell’Europa grazie alla bioeconomia circolare. Così i 14 Cluster lavoreranno per i prossimi tre anni insieme condividendo know how, stabilendo relazioni commerciali, promuovendo il capitale umano e sviluppando progetti di R&S per applicazioni alimentari, industriali ed energetiche.
E sempre insieme si muovono oggi e si muoveranno per chiedere ai decisori una serie di azioni concrete che possano sostenere la bioeconomia circolare e sostenibile nel quadro del Green Deal dell’UE come ad esempio maggiori investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione; incentivi per lo scale up industriale; una revisione dei codici NACE; un aggiornamento della normativa UE sui bioprodotti; un modello europeo per l’accesso al mercato; un sistema di appalti pubblici verdi sul modello BiopPreferred degli Stati Uniti, solo per citare alcuni dei punti evidenziati all’interno del Memorandum.
“La bioeconomia circolare è una potente opportunità di innovazione, rigenerazione e sviluppo sostenibile. È profondamente legata alle risorse locali, è interdisciplinare per natura e collega più settori e tecnologie, facendo leva sulle specificità dei territori e sulle filiere integrate. Si tratta di uno strumento che non può mancare all’interno di una strategia di decarbonizzazione europea che voglia stimolare la competitività. – commenta Catia Bastioli presidente del Cluster Italiano della Bioeconomia circolare SPRING – Il nostro Cluster è stato un forte promotore di questo Memorandum di intesa internazionale. Ci auguriamo possa essere un ulteriore strumento per riconoscere le bioraffinerie come infrastrutture essenziali della bioeconomia circolare, per accelerare l’industrializzazione e la commercializzazione dei prodotti biobased in Europa e in Italia per stimolare l’innovazione, la competitività e la resilienza dei Paesi europei facendo leva sulle loro specificità.”
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