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Mentre la Patagonia sta bruciando, con oltre 16.000 ettari di boschi distrutti dagli incendi, il governo argentino non solo manca di azioni preventive ma sta anche accusando le comunità Mapuche-Tehuelche di essere le principali responsabili di questa tragedia ambientale. La repressione delle popolazioni indigene ha raggiunto livelli allarmanti: raid violenti, arresti arbitrari e torture stanno diventando la norma sotto il governo del presidente Javier Milei.
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L’11 febbraio 2025, diverse comunità Mapuche-Tehuelche della provincia di Chubut sono state colpite da incursioni brutali da parte delle forze di sicurezza, ordinate dal giudice Jorge Criado e dal procuratore Carlos Cavallo. I blitz, che hanno coinvolto il Lof Cañiu, Radio Comunitaria Petü Mongueleiñ, Lof Catriman Colihueque, Lof Nahuelpan, Pillan Mahuiza e una casa Mapuche a Maitén, hanno ricordato metodi tipici della dittatura militare: perquisizioni violente, distruzione di proprietà e violenza indiscriminata su anziani e bambini.
Particolarmente grave il caso del Lof Pillan Mahuiza, dove i membri della comunità sono stati ammanettati, picchiati e costretti a subire umiliazioni. Testimoni riportano che un anziano di oltre 80 anni è stato brutalmente malmenato davanti ai suoi nipoti. A peggiorare la situazione, Victoria Dolores Fernández Núñez è stata ingiustamente arrestata con accuse infondate di incendio doloso, un chiaro tentativo di criminalizzare la resistenza indigena.
Nel frattempo, il governo di Milei, rappresentato dalla ministra della Sicurezza Patricia Bullrich, ha alimentato una retorica incendiaria, accusando le comunità Mapuche degli incendi in Patagonia. Tuttavia, fonti indipendenti rivelano che nel 2024 solo il 22% dei fondi destinati alla prevenzione degli incendi è stato effettivamente utilizzato, rivelando così il disinteresse istituzionale nei confronti della protezione ambientale.
Le accuse contro la “Resistenza Ancestral Mapuche” (RAM) sono diventate ancora più forti. Il governo ha ufficialmente dichiarato la RAM come organizzazione terroristica, accusandola di essere responsabile degli incendi che hanno devastato la regione, incluso quelli di recente. La Risoluzione 210/2025 del Ministero della Sicurezza ha incluso la RAM nel Registro Pubblico delle Persone ed Entità Collegate a Atti di Terrorismo (RePET), basandosi su un rapporto che attribuisce alla comunità Mapuche numerosi attacchi e incendi.
Secondo le autorità, la RAM ha compiuto crimini contro la proprietà e la sicurezza pubblica, esercitando una “resistenza violenta contro lo Stato e la proprietà privata”. In particolare, Francisco Facundo Jones Huala, leader del movimento, è stato menzionato come uno degli individui chiave della RAM. Il governo sostiene che le attività della RAM abbiano danneggiato gravemente l’economia locale, mettendo a rischio il commercio e il turismo e provocando danni ambientali tramite gli incendi.
Tuttavia, Jones Huala ha fermamente respinto le accuse, affermando che la responsabilità per gli incendi non può essere attribuita alle comunità indigene. In un video circolato sui social media, ha rivendicato gli “attentati incendiari” come una forma di resistenza contro il sistema capitalistico, sottolineando che gli incendi boschivi sono una tecnica usata dai grandi proprietari terrieri e sviluppatori immobiliari per ottenere l’accesso alle terre da sfruttare. “Da anni vogliono lottizzare, fare affari come sempre”, ha dichiarato. “Ci accusano di bruciare boschi e danneggiare le nostre terre, ma non l’abbiamo mai fatto.”
Mentre le accuse contro le comunità Mapuche continuano a crescere, i brigadisti e i residenti locali chiedono risorse e interventi rapidi dal governo, ma non sono emerse prove concrete per sostenere le accuse. La crescente criminalizzazione dei popoli indigeni in Argentina sta suscitando preoccupazioni per la violazione dei diritti umani, con un silenzio preoccupante da parte dei media internazionali sulla repressione in corso.
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Questa crisi, che ha visto l’accusa di terrorismo contro una comunità che lotta per la propria terra e la propria identità, merita maggiore attenzione. Le violazioni dei diritti umani in Argentina devono essere denunciate e la comunità internazionale deve unirsi nella richiesta di giustizia per i Mapuche e la liberazione di chi, come Victoria Dolores Fernández Núñez, è stato ingiustamente arrestato.
È ora di rompere il silenzio e denunciare la violenza di Stato contro i popoli originari dell’Argentina. FIRMA LA PETIZIONE >>> https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSeamputfyZA15CAO2raSqb_yzR-GdAhvbtNwzrocE64SrXSOw/viewform
Helodie Fazzalari – 14 febbraio 2025
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