Dubai come porta d’accesso al mercato globale per le imprese italiane. È stato questo il tema centrale del convegno “Dubai hub globale per il Made in Italy” tenutosi lo scorso 4 luglio e organizzato dall’Università Iuav di Venezia, con la collaborazione di Confindustria Veneto Est e della Dubai Chamber, ente pubblico di Dubai istituito dal governo dell’Emirato allo scopo di facilitare la cooperazione internazionale.
L’incontro, moderato da Stefano Antonelli, responsabile dell’ufficio italiano della Dubai Chamber, segna l’avvio di un percorso di collaborazione tra l’Università Iuav di Venezia e la Dubai Chamber stessa, volto al rafforzamento di relazioni internazionali nell’area del Golfo, per lo sviluppo delle progettualità dell’ateneo.
Grazie alla presenza di rappresentanti del mondo imprenditoriale, istituzionale e accademico sono state dunque esplorate le interessanti opportunità che la città – e più in generale l’emirato – può offrire all’economia italiana.
Dubai vanta una posizione geografica privilegiata, a cavallo tra Oriente e Occidente, nonché un’economia solida e dal grande potenziale di crescita. Nei primi nove mesi del 2023 ha dato prova della sua forza economica registrando un aumento del 3,3% del prodotto interno lordo reale (fonte Assocamerestero), trainato da un’importante crescita in molti e diversi settori, come turismo, logistica e comunicazioni.
Un’economia in salute, quella di Dubai e degli Emirati Arabi nel complesso, che non passa inosservata: secondo i dati del Ministero degli Esteri, sono oltre 600 le imprese italiane già presenti negli Emirati Arabi Uniti (fonte Diplomazia Economica), che rappresentano il principale mercato di sbocco del nostro export nel Medio Oriente: nel 2023 le vendite di made in Italy verso il Paese hanno sfiorato i 6,7 miliardi di euro (fonte ilsole24ore.com)
La collocazione strategica dell’emirato, la solidità economica, unita all’efficienza e alla modernità delle sue infrastrutture e della logistica, rendono Dubai un ideale punto di incontro e di scambio non solo commerciale, ma anche culturale tra diverse regioni del mondo.
Per i professionisti dell’ingegneria, della pianificazione, dell’architettura, Dubai è una tela bianca, piena di opportunità. Ecco, quindi, che il mondo accademico può giocare un ruolo chiave nella creazione di reti, come connettore e facilitatore nella diffusione di conoscenze, come fucina di idee e progettualità. “L’Università Iuav di Venezia è un’università proiettata verso il futuro – ha sottolineato Benno Albrecht, Rettore dell’ateneo -, che crede fermamente nell’importanza di mettere in moto le idee anche attraverso la condivisione e il confronto di esperienze. Tra i nostri obiettivi primari c’è quello di offrire alla comunità studentesca opportunità di studio e approfondimento, ma anche di lavoro. Far incontrare domanda e offerta di professionalità è tra le nostre priorità e spesso, per questo, ci affacciamo all’estero. Non a caso siamo tra i primi atenei in termini di internazionalizzazione. In tal senso, è imperativo per noi esplorare il ventaglio di opportunità che una città – e un’area – come quella di Dubai può offrire”.
La città del Burj Khalifa, il grattacielo più alto al mondo, si presenta quindi come centro nevralgico attorno a cui si muovono risorse materiali e immateriali, un ambiente favorevole agli investimenti, con politiche economiche aperte e una burocrazia semplificata. Un’area che può contare su importanti e solidi partner commerciali, come la compagnia aerea Emirates, presente alla conferenza odierna nella persona di Fabio Ghiringhelli, Country Manager in Italia. Vettore capace di movimentare una mole consistente di persone e merci, Emirates è oggi un punto di riferimento di prim’ordine anche per il Made in Italy.
Tra i relatori del convegno, anche Fabio Grilli, Head of Design and Development di EMAAR, il principale developer dell’area del Golfo, azienda proprietaria, tra le altre cose, del Burj Khalifa, dell’acquario di Dubai e del Dubai Mall. “Gli amministratori del paese hanno creato un contesto socio-economico così favorevole ed efficiente da rendere il Real Estate un settore trainante dell’economia locale- ha evidenziato Grilli-. Solo EMAAR ha consegnato 70.000 unità abitative negli ultimi vent’anni e raddoppiato l’offerta rispetto all’anno scorso, distinguendosi per affidabilità e qualità del prodotto finale. In questo fertile contesto trovano spazio know-how specializzato e forniture di qualità provenienti da tutto il mondo, l’Italia certamente non è da meno, forte dei sei miliardi di dollari di scambi commerciali all’anno con gli Emirati Arabi Uniti, principale partner commerciale.”
Fabio Grilli sarà anche relatore del secondo appuntamento organizzato presso l’Università Iuav di Venezia, ovvero la lectio magistralis “Dal deserto alla metropoli”, rivolta agli studenti per illustrare loro cosa significhi lavorare in un mercato in rapida espansione e quale metodo di lavoro sia richiesto nel campo dello sviluppo urbano.
L’Università Iuav di Venezia è l’unico ateneo in Italia interamente dedicato all’insegnamento e alla ricerca nel campo delle discipline progettuali: architettura, pianificazione e urbanistica, design, arti, moda, teatro e arti performative. Nata nel 1926 come Istituto Universitario di Architettura, nel 2001 è diventata Università Iuav di Venezia. L’attuale rettore dell’ateneo è Benno Albrecht, in carica dal 1° ottobre 2021. Nella classifica Censis dei migliori atenei italiani, Iuav si posiziona prima tra le università del Veneto. Le lauree triennali del settore Arti, Design, Moda, si collocano prime in Italia. Le lauree magistrali dei settori Architettura, Urbanistica, Arti, Design, Moda e Teatro si collocano al secondo posto tra gli atenei italiani. Iuav è la prima università italiana nel settore dell’internazionalizzazione.