Tante sono le popolazioni al mondo esposte ad alti livelli di inquinamento atmosferico. Il cambiamento climatico causa degrado ambientale e causa malattie sulle persone e sugli animali. Le emissioni non si arrestano, così come i fenomeni meteorologici. In questa giornata così significativa, occorre riportare quanto espresso dal numero uno della sostenibilità Jeremy Rifkin sul clima.
Dopo aver richiamato una dozzina di studi qualificati sul clima e il Mediterraneo, Jeremy Rifkin fa notare come la nostra terra si sta surriscaldando a una velocità superiore per il 20% a quella del resto del mondo e che a questo surriscaldamento corrisponderà, entro il 2050, il 40% in meno di precipitazioni nella stagione piovosa invernale e il 20% in meno di pioggia fra aprile a settembre con una condizione di siccità destinata ad alimentarsi progressivamente nel tempo.
Non è essere catastrofisti, ma realisti perché la distruzione degli ecosistemi è qualcosa che va oltre l’essere catastrofisti. Le idee avanzate da Jeremy Rifkin possono essere oggi in questa Giornata Mondiale della Terra ripensate in modo che le nostre Istituzioni nazionali possano attuare degli interventi per fronteggiare il cambiamento climatico, senza sottovalutare i suoi impatti. Jeremy Rifkin pone il problema a livello di governance, suggerendo modelli virtuosi come quelli realizzati negli Stati Uniti.
Dott. Paolo Marraffa
Divulgatore scientifico
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Catanzaro, 21 aprile 2024