Il Parlamento europeo, martedì 27 febbraio, voterà’ in via definitiva su nuove norme volte a proteggere l’ambiente nell’Unione Europea attraverso il diritto penale.
A seguito di un dibattito che si terrà lunedì, martedì i deputati dovrebbero dare il via libera finale a una nuova direttiva sulla criminalità ambientale, come concordato con gli Stati membri nel novembre 2023. Nella nuova legge è presente un elenco aggiornato dei reati ambientali, che ora includerà, tra gli altri, il commercio illegale di legname, l’esaurimento delle risorse idriche o le violazioni della legislazione UE in materia di sostanze chimiche. Si introduce anche il cosiddetto reato “qualificato” del provocare la distruzione di un ecosistema, come gli incendi boschivi su larga scala, che sarà così messo sullo stesso piano, dal punto di vista penale, dell’ecocidio.
I singoli trasgressori, compresi i rappresentanti delle aziende, potranno essere condannati a pene detentive fino a cinque o dieci anni, a seconda della gravità del reato. Saranno inoltre tenuti a ripristinare l’ambiente che hanno distrutto e a risarcire i danni. Le aziende potranno anche subire ammende fino al 5% del loro fatturato mondiale o fino a 40 milioni di euro.
Nella nuova legislazione si mira a contrastare il crescente numero di reati ambientali nell’UE. La criminalità ambientale è la quarta attività criminale più grande al mondo, ed è una delle principali fonti di reddito per la criminalità organizzata insieme al traffico di droga, armi e esseri umani.
Dibattito in aula lunedì 26 febbraio con votazione martedì 27 febbraio tramite procedura legislativa ordinaria, accordo in prima lettura (votazione finale)
Per ulteriori informazioni