Per una completa ed efficace Informatica Verde (Green IT), vale a dire per un utilizzo eco-compatibile di computer e sistemi informatici in generale, è necessario non solo considerare l’aspetto relativo alla produzione e gestione dei rifiuti informatici, ma anche quelli che riguardano l’immissione di gas serra in atmosfera come l’anidride carbonica (CO2), i consumi energetici e di materie prime, il ricorso a tecnologie meno impattanti.
In buona sostanza per conseguire l’obiettivo di un’Informatica Verde, il più possibile sostenibile per l’ambiente, è necessario prestare attenzione e intervenire sul ciclo complessivo del settore informatico, quindi dalle attività delle Aziende produttrici alle azioni e comportamenti dei Consumatori finali.
Per minimizzare il più possibile l’impatto ambientale del settore anche i comportamenti e le scelte dei Consumatori hanno un ruolo che può essere determinante, in particolare se viene incentivato un approccio più “verde” negli acquisti di computer da parte degli utenti.
Con un atteggiamento eco-consapevole nel mercato dell’informatica i Consumatori possono indirizzare le loro scelte verso PC sempre più “ecologici” e spingere le Aziende produttrici a progettare e realizzare apparecchiature sempre più compatibili con l’ambiente e con un’economia circolare, quindi computer a ridotto contenuto di sostanze pericolose, con solo metalli e plastica riciclabili, a basso consumo energetico e a ridotta obsolescenza.
Un consumo attento ai temi ambientali e un riutilizzo e riciclaggio responsabile possono contribuire a ridurre al minimo l’impatto del settore informatico sull’ambiente e contenere la produzione di rifiuti elettronici.
Come scegliere un PC eco-compatibile
Quando è possibile è certamente più vantaggioso per l’ambiente optare per un PC ricondizionato o di seconda mano in quanto tale scelta consente di risparmiare l’impiego di nuovi materiali.
Inoltre, a differenza di altri tipi di elettrodomestici come i frigoriferi, il consumo di energia di un PC nuovo non è molto inferiore di quello di uno ricondizionato. Anzi, vecchi computer potrebbero, a fronte di prestazioni minori, consumare meno energia non avendo schede grafiche e dischi rigidi particolarmente energivori.
Qualora sia indispensabile acquistare un nuovo computer un altro aspetto da considerare, in funzione della sostenibilità ambientale, riguarda il fatto che il PC sia riparabile e aggiornabile. Se è possibile prolungare la vita del computer, riparando e aggiornando i componenti più obsoleti, è possibile evitare di dover smaltire l’intera macchina.
Come minimo è da preferire personal computer portatili con una batteria facilmente sostituibile. La scelta ottimale sarebbe quella di un laptop in cui è possibile sostituire anche il disco rigido e la RAM. È importante considerare questi elementi quando si valuta l’acquisto di un PC perché una scelta in termini più economici nell’immediato può rivelarsi più costosa a lungo termine perché non è possibile aggiornare e riparare facilmente i componenti.
Un altro elemento da valutare quando si vaglia un computer anche sotto l’aspetto ecologico è quello di verificare se possiede una certificazione ambientale come ad esempio l’etichetta TCO- Certified o la registrazione EPEAT.
Una etichettatura ambientale certifica che il PC ha un minore impatto ambientale e sociale per tutto il suo ciclo di vita dalla costruzione allo smaltimento.
Quando si cerca un PC con caratteristiche eco-sostenibili è preferibile rivolgersi ad Aziende che adottano politiche imprenditoriali che sono orientate verso:
- un approvvigionamento responsabile ed etico di materie prime in particolare per quelle provenienti dai Paesi in via di sviluppo
- l’utilizzo nelle apparecchiature di componenti e sostanze non pericolose.
Altri elementi che è possibile valutare, attraverso i rapporti annuali di sostenibilità delle Aziende o altra documentazione di rendicontazione ambientale resa disponibile, sono i dati che dimostrino l’andamento verso una maggiore sostenibilità ambientale complessiva, come ad esempio obiettivi misurabili e aggiornamenti sui progressi nell’uso responsabile dell’acqua, sulla riduzione dell’emissione di gas serra o sull’utilizzo di energia rinnovabile negli impianti di produzione, azzeramento dei rifiuti in discarica e iniziative e tempistiche per eliminare gradualmente plastica vergine, componenti e sostanze pericolose.
Le strategie per impedire che molti PC diventino rifiuti da smaltire
Le azioni che possono essere messe in campo per ridurre la produzione di rifiuti informatici sono le seguenti:
- Riutilizzare
Anche se l’aggiornamento del PC non è un’opzione valida per un utente è probabile che per qualcun’altro la macchina che sta per essere dismessa non sia obsoleta.
Se è necessario acquistare un computer migliore prendere in considerazione l’acquisto di un usato può essere una valida alternativa. I computer che sono obsoleti per un’Azienda tecnologicamente avanzata potrebbero essere perfetti per l’uso domestico.
L’acquisto di un computer usato può essere un’alternativa economicamente valida all’acquisto di uno nuovo, infatti oltre ad evitare che un computer diventi un rifiuto da smaltire consente un risparmio in termini economici, quindi un vantaggio sia per il portafoglio che per l’ambiente.
- Ricondizionare
Estendere la vita di un computer è il modo più efficace per ridurne l’impatto ambientale. In generale per l’uso effettivo dell’utente medio con una semplice manutenzione e aggiornamento un computer può continuare a svolgere le attività per le quali è stato acquistato molto più a lungo rispetto all’aspettativa convenzionale.
Nel caso si debbano acquistare dei PC un’opzione eco-compatibile è quella di indirizzarsi verso apparecchiature ricondizionate. Le apparecchiature “ricondizionate” sono computer efficienti che possono avere solo qualche trascurabile difetto estetico.
La differenza tra una apparecchiatura usata e una ricondizionata è che l’usato viene venduto così com’è senza particolari aggiornamenti e revisioni per quanto riguarda lo stato di usura nella parte hardware e software mentre una “ricondizionata”, anche se non più nuova, viene rimessa in condizioni di efficienza paragonabili al nuovo salvo piccole imperfezioni di natura estetica che comunque sono preventivamente dichiarate.
La copertura della garanzia per l’usato è eventualmente solo quella residua rispetto all’acquisto iniziale a differenza di quella prevista per legge per i PC ricondizionati a carico del venditore della durata di un anno.
Il risparmio per l’acquisto di un’apparecchiatura ricondizionata rispetto ad una nuova varia a seconda delle marche e dei modelli e può arrivare anche al 50%. Per marche affermate come ad esempio Apple lo sconto per i ricondizionati è di circa 11 – 15%.
In ogni caso nessuna macchina informatica obsoleta deve essere abbandonata, anzi deve essere sempre correttamente conferita al servizio pubblico di raccolta dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), agli Ecocentri o a soggetti autorizzati per essere avviata al recupero.
Le certificazioni ambientali
Gli standard di certificazione ecologica sono un ottimo strumento per fornire ai clienti le informazioni necessarie per operare le scelte migliori in funzione della sostenibilità ambientale sui prodotti elettronici e sulle aziende produttrici. Ad esempio quelle più significative per i prodotti IT sono le seguenti:
- EPEAT (Electronic Product Environmental Assessment Tool): il registro EPEAT valuta le apparecchiature elettroniche in base al loro impatto sull’ambiente. I prodotti vengono valutati tenendo in considerazione il loro intero ciclo di vita e classificati come Gold, Silver o Bronze in base a molteplici criteri tra cui la riduzione/eliminazione di componenti e sostanze pericolose, l’analisi del ciclo di vita del prodotto (Life Cycle Assessment – LCA), durata del prodotto, risparmio di energia, quantità e tipologia di imballaggio.
- TCO Certified: è una certificazione completa per i prodotti informatici attraverso valutazioni di minimo impatto ambientale, sociali ed economiche che comprendono l’intero ciclo di vita del prodotto e aspetti quali salute e sicurezza. La certificazione è verificata da terze parti indipendenti in base a molteplici criteri.
Come si stanno impegnando per l’ecosostenibilità le principali Aziende del settore
I laptop e desktop di ultima generazione rispetto ai precedenti a fronte di una maggiore potenza sono comunque generalmente più eco-compatibili.
Tutte le Imprese produttrici di apparecchiature IT sono da tempo indirizzate su politiche ambientali di riduzione dei consumi energetici e per prodotti eco-compatibili.
La sostenibilità ambientale è ormai approccio fondamentale a livello di marketing per le Aziende del settore e pertanto i dati relativi ad esempio al consumo energetico, percentuale di materiali riciclati e riduzione dell’utilizzo di sostanze pericolose sono elementi qualificanti dei prodotti sui quali puntare nei confronti dei Consumatori per incentivare le vendite.
Di seguito vengono illustrati gli elementi qualificanti dichiarati sui loro siti dai principali produttori di apparecchiature IT.
Acer Group
Acer per i nuovi prodotti punta su una gamma eco-friendly di monitor, notebook e accessori per il PC. I nuovi prodotti sono realizzati con il 30% di plastica riciclata che riducono di circa il 21% le emissioni di CO2.
I nuovi notebook possono essere facilmente disassemblati per consentire riparazioni, sostituzioni di parti e operazioni di riciclo più semplici ed ecologiche e sono pensati per ottimizzare le prestazioni energetiche in modo tale da consentire un notevole risparmio della batteria, grazie alla disattivazione delle funzioni critiche. L’imballaggio, infine, è realizzato in carta e plastica riciclati e nuovamente riciclabili.
Apple
Apple per i sui PC ha sempre puntato su materiali riciclati che possono essere a loro volta facilmente recuperati. Ad esempio per il MacBook Pro di ultima generazione Apple dichiara che non contiene sostanze pericolose e che è stato costruito con l’impiego di sempre maggiore energia rinnovabile. I PC Apple sono realizzati principalmente in metallo (alluminio) e vetro facilmente riciclabili e in gran parte riciclati, piuttosto che in plastica.
Apple ha anche lanciato un programma di ritiro in cui è possibile ottenere credito per i nuovi prodotti Apple riciclando i vecchi prodotti Apple. I MacBook sono anche efficienti dal punto di vista energetico e privi di sostanze pericolose come mercurio, arsenico, BFR (ritardanti di fiamma bromurati) e plastica PVC. Inoltre obiettivo dichiarato dell’Azienda è che tutti i suoi prodotti vengano realizzati interamente con energia pulita entro il 2030.
I negozi, gli uffici e i data center di Apple sono già alimentati al 100% da elettricità rinnovabile e le loro operazioni sono “Carbon Neutral”. La Società ha ridotto le sue emissioni di carbonio dalle operazioni del 71% dal 2011, nonostante il consumo di energia di Apple sia più che quadruplicato.
ASUS
ASUS rende facilmente riparabili i computer portatili certificati TCO e l’intera gamma di laptop ha raggiunto la conformità Energy Star (marchio di efficienza energetica statunitense per prodotti informatici) nel 2019.
ASUS è impegnata in iniziative di riciclaggio e zero rifiuti e ha formalizzato l’approccio che include la sostenibilità ambientale come aspetto fondamentale della politica aziendale. I PC portatili ASUS certificati hanno componenti modulari e sono progettati per semplificare la sostituzione rapida di parti vecchie con nuove, un facile accesso ai componenti e per la sostituzione della batteria.
ASUS ha ridotto l’uso del PVC nei prodotti del 27% nel 2019 rispetto al 2016 e si impegna a ridurre l’uso di ritardanti di fiamma alogeni. Nel 2019 l’87,1% dei componenti nei loro prodotti è stato conforme allo standard tecnico senza alogeni, raggiungendo l’obiettivo dell’85% di componenti privi di alogeni entro il 2020.
Dell
Quasi tutti i laptop Dell sono facilmente riparabili e altamente sostenibili e l’Azienda ha gradualmente eliminato l’uso di diverse sostanze pericolose come gli ftalati, sta lavorando per rimuoverne altre come i ritardanti di fiamma e le plastiche in PVC. Dell ha un forte impegno a ridurre il consumo energetico di emissioni di gas ad effetto serra.
Dell produce alcuni dei migliori laptop eco-sostenibili in commercio facilmente riparabili. Questi modelli sono costruiti in modo da poter sostituire la batteria, i pulsanti del trackpad, il display e la tastiera e aggiornare la RAM e l’unità a stato solido (SSD). Dell offre istruzioni chiare per la riparazione e lo smontaggio, in modo da poter riparare o sostituire le parti a casa o farle riparare o aggiornare facilmente da un professionista. Molti laptop Dell sono inoltre certificati TCO e l’Azienda pubblica un rapporto annuale sulla responsabilità sociale d’impresa con impatti ambientali e sociali.
Dell mira a ridurre le emissioni assolute globali di gas serra dell’Azienda del 50% entro il 2030 rispetto al 2011, con l’obiettivo del 75% di utilizzo di energia rinnovabile entro il 2030 e del 100% entro il 2040. Mirano inoltre a ridurre l’intensità energetica dei prodotti dell’80% entro il 2021 rispetto al 2012. Dell ha una solida politica di approvvigionamento responsabile delle materie prime e dichiara di intraprendere ogni tentativo per evitare l’uso di minerali provenienti da aree problematiche sotto l’aspetto umanitario e dei conflitti.
HP
HP produce diversi computer facilmente riparabili e con plastiche riciclate. L’Azienda ha anche dichiarato alcuni obiettivi per ridurre i gas serra e altri impatti ambientali. HP produce un gran numero di laptop sostenibili con certificazione TCO. L’obiettivo di HP è quello di utilizzare il 30% di plastica riciclata in tutti i suoi prodotti entro la fine del 2025, rispetto al 7% di oggi. Si tratta di plastica “legata all’oceano”, cioè plastica raccolta da corsi d’acqua, spiagge e coste che altrimenti finirebbero negli oceani.
HP si è inoltre impegnata a ridurre il consumo di acqua potabile nelle operazioni globali del 15% entro il 2025, rispetto al 2015, e a ridurre le emissioni di gas serra del 60% entro il 2025, rispetto al 2015. Hanno l’obiettivo di utilizzare il 100% di elettricità rinnovabile nelle operazioni globali entro il 2035 e il 60% entro il 2025. L’Azienda si è inoltre impegnata a utilizzare il 30% di plastica riciclata post-consumo nei sistemi personali e nel portafoglio di prodotti di stampa di HP entro il 2025.
Fujitsu
Fujitsu ha alcuni obiettivi climatici significativi e diversi modelli di PC facilmente riparabili. I computer Fujitsu sono ragionevolmente riparabili, con guide di riparazione e aggiornamento disponibili per diversi modelli. L’Azienda ha anche alcuni laptop certificati TCO e pubblica un rapporto ambientale e di sostenibilità piuttosto regolare.
Fujitsu punta a ridurre le emissioni di gas serra di un terzo entro il 2030 e dell’80% entro il 2050, rispetto alle emissioni del 2013. Si è inoltre impegnata ad utilizzare il 40% di energia rinnovabile entro il 2030 e il 100% di energia rinnovabile entro il 2050.
Lenovo
Numerosi modelli di computer Lenovo sono certificati TCO nonché Energy Star e EPEAT Gold Standard. Lenovo pubblica un rapporto annuale sulla sostenibilità e ha compiuto notevoli sforzi in tutte le sue operazioni per ridurre il proprio impatto ambientale. Ciò include la preferenza per il trasporto ferroviario di merci, la limitazione dell’uso di sostanze pericolose da parte dei fornitori e l’impegno a ridurre le emissioni complessive del 40-70% tra il 2010 e il 2050.
Per i loro prodotti hanno un programma di contenuti riciclati post-consumo a circuito chiuso per riutilizzare la plastica. Parte del modo in cui raggiungono questo obiettivo è l’utilizzo di una plastica monocolore (nera) per quasi tutti i loro componenti in plastica. Ciò rende molto più facile sostituire, riparare e riciclare la plastica rispetto ai laptop multicolore. Lenovo sta anche adottando misure concrete per eliminare gradualmente l’uso di sostanze pericolose.
Articolo di Matteo Montagner – 11 luglio 2022